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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

La CAA tra diritto e opportunità.

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- La comunicazione è un diritto, non un dono. (R. Sienkiewicz-Mercer) - Ogni persona, indipendentemente dal grado di disabilità, ha il diritto fondamentale di influenzare, mediante la comunicazione, le condizioni della sua vita. (National Committe for the communication needs of persons with severe disabilities, 1992) - Gli Stati Parti adottano tutte le misure adeguate a garantire che le persone con disabilità possano esercitare il diritto alla libertà di espressione e di opinione, ivi compresa la libertà di richiedere, ricevere e comunicare informazioni e idee su base di uguaglianza con gli altri e attraverso ogni mezzo di comunicazione di loro scelta (Art. 21 CRPD, 2006) “La comunicazione è un diritto, non un dono.” Questo è l'ammonimento di R. Sienkiewicz-Mercer, una persona con grave disabilità motoria e della comunicazione, ma con una brillante intelligenza che, grazie alla CAA, è riuscita a dimostrare le proprie capacità intellettive anche se, purtroppo, solo dopo

La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità in CAA.

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La Convenzione ONU in CAA “Gli Stati Parti prenderanno tutte le misure appropriate per assicurare che le persone con disabilità possano esercitare il diritto alla libertà di espressione e di opinione, compresa la libertà di cercare, ricevere e impartire informazioni e idee su base di eguaglianza con altri e attraverso ogni forma di comunicazione di loro scelta”. (Art. 21 Convenzione ONU) La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, definita come “il primo grande trattato sui diritti umani del XXI Secolo”, è stata approvata il 13 dicembre 2006 dall’Assemblea delle Nazioni Unite ed è stata ratificata dall’Italia con la legge 3 marzo 2009, n.18 . La Convenzione ha lo scopo di promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro inerente dignità. Non sono riconosciuti “nuovi” diritti alle persone con disabilità, ma s